L’Osmed, osservatorio impiego medicinali, ha recentemente diffuso una ricerca su come vengono utilizzati i farmaci per l’Osteoporosi in Italia, quello che emerge è sicuramente una grande differenza tra il nord ed il sud del nostro Paese, in particolare su gli stili di vita dei pazienti affetti da questa patologia.
Filomena Fortinguerra, che lavora per l’ufficio monitoraggio della spesa farmaceutica e rapporti con le regioni di AIFA, ci ha parlato proprio di questi aspetti – “Dai i dati rilevati c’è, nelle regioni del sud, sia uno stile di vita peggiore cosi come una scarsa attenzione dei pazienti rispetto alle problematiche legate all’Osteoporosi, rispetto a soggetti residenti nelle regione del nord”. Ha poi proseguito Filomena spiegando nel dettaglio – “Questo è soltanto una fotografia della situazione dei trattamenti e come vengono prescritti i farmaci dai medici in Italia. Medici che anche loro dovrebbero essere informati con le ultime evidenze di letteratura e dovrebbero essere sempre al passo con le ultime novità e studi che potrebbero aiutarli a rendere la pratica clinica basata maggiormente sulle evidenze e sui risultati delle ricerche che man mano vengono pubblicati”.
Dallo studio è emerso anche una generale carenza di somministrazione di vitamina D, con ripercussioni negative sulla mineralizzazione dello scheletro: valori costantemente bassi di vitamina D infatti, portano a una condizione detta osteomalacia, che contribuisce alla fragilità ossea.